La frode informatica
di Felicia Bonanno
Abstract: Per far fronte alle sempre più pressanti esigenze di tutela connesse alle attività svolte mediante computer, il legislatore, attraverso la l. 547/93, ha modificato ed integrato l’impianto del codice penale inserendovi nuove figure criminose, rappresentate da comportamenti illeciti realizzati mediante, o aventi ad oggetto, il computer.
Tra i reati informatici, peculiare rilievo assume la frode informatica, prevista dall’art. 640 ter c.p.: sorta per superare i limiti applicativi della truffa nei casi di attività commesse attraverso, o aventi ad oggetto un computer, tale fattispecie offre interessanti spunti di riflessione sul piano sistematico.
In particolare, ci si chiede se essa costituisca una figura di reato autonoma, ovvero una ipotesi speciale di truffa, avente il solo scopo di estendere la punibilità ai fatti che, commessi mediante o sul computer, presentano tutti gli estremi della truffa ad eccezione dell’induzione in errore.
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Inserito il 31/05/2005 | Cybercrimes