Redazionale - Un anno di Computerlaw.it
di Marco Scialdone
Computerlaw.it compie un anno. Sono sinceramente soddisfatto dei risultati ottenuti, della crescita di visite e di consensi, dell’affetto e dell’entusiasmo che ho avuto modo di percepire da parte di chi ha dedicato ad esso parte del proprio tempo libero.
Reputo che lo spirito più autentico della rete sia rappresentato dalla voglia di condividere la conoscenza, di abbattere le barriere fisiche che separano le persone così da consentire loro di confrontarsi liberamente su un terreno in cui l’unica cosa che conti sia il pensiero che si esprime e non chi lo esprime.
Computerlaw.it è anche questo e il mio impegno, così come quello di coloro che con me, quotidianamente, collaborano al progetto, è che possa esserlo sempre di più, che quel caffè informatico-giuridico immaginato un anno fa, possa accogliere nuovi ed ulteriori visitatori con la voglia non solo di “ascoltare” ma, soprattutto, di “parlare” di informatica giuridica (uso in questo caso il termine in senso borrusiano e, dunque, comprensivo tanto dell’informatica del diritto quanto del diritto dell’informatica). Se ne sente davvero il bisogno in tempi di isterismi normativi, di rivoluzioni informatiche annunciate e poi corrette, rettificate, ripensate, di una tutela giuridica “ad ore”, in cui non si sa più se il diritto che si può far valere oggi, domani ci sarà ancora o sarà stato spazzato via dall’ennesima modifica legislativa.
Computerlaw.it è cresciuto, si diceva all’inizio: è vero, ma non avrebbe potuto farlo se non fosse stato nutrito dai tanti valenti professionisti del settore che hanno deciso di fargli fiducia. A loro va il mio grazie più sentito, non solo per quello che hanno fatto, ma per le modalità con cui lo hanno fatto; perché hanno messo il loro nome accanto a quello di “illustri sconosciuti”, per la semplice ragione che in quei “ragazzi” hanno visto voglia di fare e di darsi da fare.
Come non ricordare allora la disponibilità di tutti coloro che hanno deciso da subito e senza esitazione di entrare a far parte del nostro Comitato Scientifico.
Un grazie particolare al Prof. Rrenato Borruso, perché poter avere un maestro è di per sè una grande fortuna, avere avuto lui come maestro lo è stato doppiamente.
Grazie ad Andrea Lisi, per tutta la fiducia accordatami e per quella straordinaria dote che ha di far sentire le persone che lavorano con lui parte di una squadra.
Grazie a Leo Stilo e alla sua Rivista “Il Nuovo Diritto”, per averci presi subito in simpatia, per la visibilità che ci ha regalato, per aver dimostrato nei fatti che la stima che nutriva era vera e reale e per averci definiti “giuristi d’assalto”!
Grazie al CSIG e al suo Presidente Massimo Melica, per la passione che nelle cose in cui si crede si deve avere, per gli apprezzamenti pubblici, per la disponibilità.
Grazie agli amici della redazione, Alessandro di Maggio, Sergio Contessa, Telesio Perfetti, Paola Scardino. Storie diverse, percorsi professionali diversi, un grande valore in comune: l’amicizia.
Ma il ringraziamento più grande va a tutti coloro che ci hanno snobbati, che non hanno risposto alle email, che non vedevano per “quale ragione dovessero essere ansiosi di ricevere una nostra proposta di collaborazione”: sono stati lo stimolo più grande per fare di più e fare meglio.
Grazie di cuore ;-)
“Qualunque cosa tu racconti, fai in modo che colui a cui parli ascoltando creda, credendo speri, sperando ami” (S. Agostino).
Inserito il 10/05/2006 | Segnalazioni