Digital Rights Management
di Roberto Caso (Ricercatore confermato in Diritto Privato Comparato presso l'Università di Trento, Facoltà di Giurisprudenza, Dipartimento di Scienze Giuridiche)
Abstract: L’espressione DRM corrisponde essenzialmente a due significati. Secondo un primo generico significato, essa è utilizzata come sinonimo di Misure Tecnologiche di Protezione (MTP) delle informazioni digitali (e.g., testi, suoni, immagini e video). In un’accezione più precisa, DRM denota un’architettura hardware e software che consente di definire, gestire e tutelare (mediante le più moderne e sofisticate MTP) le “condizioni” (nel gergo tecnologico: “rights”) per l’accesso e l’utilizzo delle medesime informazioni.
I sistemi di DRM sono già oggetto di differenti forme di regolamentazione (leggi, contratti, giurisprudenza, standard tecnologici) e di approfondite riflessioni scientifiche. Essi pongono problemi giuridici di primaria importanza. Tali problemi hanno implicazioni su materie quali il diritto dei contratti, la proprietà intellettuale, la privacy, la tutela della concorrenza. Più in generale, i sistemi di DRM mettono in gioco questioni che attengono alle fonti ed alla natura delle regole del diritto dell’era digitale.
Download: DIGITAL RIGHTS MANAGEMENT - Il commercio delle informazioni digitali tra contratto e diritto d'autore.
Inserito il 04/03/2006 | E-Copyright