Si chiudono i Deaflympics...Amarcord irripetibile

Pubblicato il: 15/9/2009. 2719 accessi

Roba da non crederci. Da far accapponare la pelle. Immagini da conservare per sempre nella mente. L'orgoglio di poter dire "si, io c'ero". Taipei saluta i Deaflympics e lo fa in maniera sontuosa, senza sbagliare neanche una virgola, confermando le sensazioni che abbiamo vissuto per sedici giorni di fila: qua e' tutto bello. Qua s'e' sfiorata la perfezione. Organizzativa, e non solo.
 
Qui a Taipei siamo entrati nella terza dimensione.
 
Abbiamo visto gente sempre col sorriso sulle labbra, a partire dai volontari, che hanno lavorato gratis e per fare esperienza con la lingua, ma che sono sembrati professionisti dell'ospitalita'. Bello, troppo bello per essere vero, al punto che abbiamo vagheggiato l'idea d'essere finiti in una favola. Sontuosa l'inaugurazione, da mille e una notte la cerimonia di chiusura. Siamo schietti, non c'era mai capitato di mangiare al centro d'uno stadio, al fianco di cinquemila commensali, con la gente sugli spalti pronta ad applaudire - e a divertirsi, perche' e' stata altrettanto protagonista degli eventi - coinvolti da un'efficienza senza eguali. Si chiude il sipario su un evento che ha scavalcato i risultati agonistici regalando a chi lo ha vissuto non i numeri (troppo facili da ostentare), ma la qualita' della vita. Lo ammettiamo, immaginarlo piu' bello di cosi sarebbe stato realmente impossibile. Chiude il sipario su Taipei 2009 e fa altrettanto la spedizione azzurra, che torna a casa con quattordici medaglie al suo attivo e un amarcord irripetibile. "C'e' l'impressione che gli occhi del mondo stiano su Taipei", ha sussurrato il presidente federale Guido Zanecchia. Si, e' vero. Questa sera il pianeta non avuto occhi che per Taipei. 


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